Tornata dal mio soggiorno milanese posso subito dire che sono stata benissimo!
Ho alloggiato in un hotel situato a quattro fermate di metro dal Duomo e a 100 metri dalla fermata della metropolitana, perciò avevo possibilità di muovermi per la città senza problemi a qualsiasi orario.
E’ sempre bene prendere un hotel o B&B vicino al centro o comunque non molto distante da esso, si riesce così a godere l’atmosfera della città e si risparmia nei trasporti pubblici o taxi 😉
Suddividerò il mio soggiorno in QUATTRO PARTI.
Parte 1. Impressioni milanesi – Mostra dedicata a Leonardo da Vinci
(che è quella che troverete in questo articolo)
Parte 2. L’esplosione del gotico: il Duomo di Milano
Parte 4. Castello Sforzesco – Fantasmi al Parco Sempione – Gli Occhi vanno allo Stadio di San Siro!
Queste altre parti le troverete pubblicate prossimamente quindi STAY TUNED! 😉
Bene! Iniziamo! 🙂
Parte 1
Impressioni milanesi
Che dire, comincio subito con il postarvi le foto del mio volo.
Per chi se lo stesse chiedendo, quella è proprio un’isola, l’isola di Giannutri. Dall’aereo rimasi affascinata dalla sua forma a semiluna. Appartiene alle coste della Toscana a circa 8 miglia dalla tristemente famosa isola del Giglio.
Questa invece è la laguna di Orbetello. Le sue acque non superano la profondità di 2 metri.
Meraviglioso e imponente è il Fiume Ombrone che sfocia nel Mar Tirreno. E’ il secondo fiume più importante della Toscana dopo l’Arno.
Arrivata a Milano ho subito pensato “Ma siamo in Italia?” 😉
Venendo da una città come Palermo, dove tutto è sempre un po’ troppo confusionario, mi parve tutto molto controllato, silenzioso e organizzato, come spesso si sente dire delle città del nord Europa.
Subito dopo mi venne da ridere pensando che probabilmente anche un milanese che visita Palermo per la prima volta potrebbe farsi la stessa domanda! 😉
Io in realtà “passai” da Milano quattro anni fa per un concerto ma non ebbi il tempo di visitare nulla quindi è un po’ come se fosse stata la mia prima vera volta in questa città.
Ho subito fatto un giro per Piazza del Duomo! 🙂
La Galleria Vittorio Emanuele II o come molti la chiamano, la Galleria del Corso. Collega il Duomo e il Teatro alla Scala, utile durante le giornate piovose o di neve. Al centro una sala esagonale e ovunque archi trionfali. Fu realizzata nel 1865 da Giuseppe Mengoni che morì cadendo dalla cupola centrale. Un ristoratore della galleria mi disse che gira voce si sia suicidato a causa della mancata presenza del re durante l’inaugurazione.
Mah, a me pare un po’ esagerato ma chi sono io per giudicare? Io osservo e ammiro! 😉
Le palle del toro!
Al centro della sala esagonale vi sono gli stemmi delle città che, in varie epoche, sono state capitali del Regno d’Italia. Così ricordiamo Milano, Torino, Firenze e Roma. Lo stemma di Torino reca appunto il simbolo del toro e secondo una superstizione locale, ruotare per tre volte con il piede sulle palle del toro porta fortuna. 😉
Sbuchiamo così dall’altra parte della Galleria, dove ad attenderci c’è una piazza con al centro la statua di Leonardo da Vinci…
…e ovviamente il Teatro alla Scala! Venne commissionato da Maria Teresa d’Austria e costruito sul luogo dove un tempo sorgeva la Chiesa del 1300 di Santa Maria alla Scala.
Eccellenza italiana! Questo teatro ospita grandi artisti da tutto il mondo ed eventi esclusivi!
Però, miei cari milanesi, il teatro più grande e più bello d’Italia lo abbiamo noi palermitani! 😉
Che è anche il terzo in Europa! Non dimentichiamolo! 😉
Mostra dedicata a Leonardo da Vinci
Sfortunatamente non mi è stato permesso fare foto all’interno della mostra quindi vi mostrerò qualche immagine presa dal sito ufficiale.
Comincio con il dire che il genio di Leonardo è assoluto! Da sempre è uno dei miei artisti preferiti!
La mostra tuttavia, secondo me, presentava qualche pecca qua e là. Prima di tutto non tutte le opere erano accompagnate dalla descrizione dell’audio-guida. Quindi per esempio c’era una sala in cui solo un’opera era spiegata e le altre, messe accanto come confronti, erano un po’ abbandonate all’intuito del visitatore che doveva avere una certa conoscenza o comunque una certa elasticità per poter fare collegamenti e conclusioni.
Poi le didascalie, messe molto male. All’Università ci dicono sempre che devono stare sempre allo stesso posto per non confondere il visitatore che riesce così immediatamente a reperire le informazioni necessarie in maniera quasi meccanica.
Qui invece spesso le didascalie erano messe a gruppo su un muro e le opere dall’altra parte della sala, senza numeri o simboli di riconoscimento, come si può osservare nella Sezione X della mostra – Realtà e Utopia.
E come faccio a sapere a quale opera si sta riferendo fra quelle presenti?
Direi che non era un percorso adatto a tutti ma un po’ snob.
Comunque sia le opere esposte erano di alto pregio. C’erano molti studi di Leonardo, come quello sulla prospettiva del Mazzocchio, tipico cappello toscano, non facile da dipingere e quindi simbolo di maestria!
Leonardo si spinge oltre con questo lavoro e non disegna solo la prospettiva esterna ma anche le facce e gli spigoli interni!
Emozionante è stato trovarmi di fronte al busto di questa elegante dama! Esposta dentro una teca in vetro, è possibile ammirarla su tre lati e devo dire che ho avuto un brivido d’emozione su per la schiena. Non so come spiegarlo ma le sue mani sembravano vere! Come se potessero muoversi da un momento all’altro!
Quest’ opera, come potete leggere dall’immagine, non appartiene a Leonardo ma ad Andrea del Verrocchio, suo maestro, e si ricollega a Leonardo per il suo Ritratto di Dama.
L’opera ha un nome diverso perché si ipotizzava fosse il ritratto di Madame Ferron amante di Francesco I di Francia. In effetti molti sono ancora i dubbi su chi possa essere la giovane ritratta.
Bellissimo ed interessante il confronto esposto durante il percorso che riguardava lo studio di Leonardo per l’acqua che poi proietta sui finissimi e leggiadri capelli delle sue donne!
Molto espressiva già così il San Gerolamo è un’opera incompleta ma ci permette di visionare e studiare le tecniche utilizzate.
Molti disegni (per non dire troppi ), come questa qui sopra realizzata con matita rossa (termine più tecnico: sanguigna) appartengono alla Regina Elisabetta II.
Nella didascalia era infatti riportato “Lent by her majesty Queen Elisabeth II” ovvero “prestato da sua maestà la regina Elisabetta II”.
No comment! 😦
E le famose macchine e gli ingranaggi di Leonardo? Solo due…e non erano nemmeno suoi.
Sarebbe stato bello se ci fossero state delle riproduzioni in movimento o altre idee interattive. Infondo i finanziamenti non sono mancati! 🙂
Bellissima la Sezione IX – L’Unità del Sapere.
Qui Arte e Scienza coincidono secondo la sua idea dell’unificazione del sapere.
“Siccome ogni regno in sé diviso è disfatto, così ogni ingegno diviso in diversi studi si confonde e si indebolisce”
– Codice Arundel, Leonardo da Vinci.
Infine vi è la sezione che mostra il suo genio com’è visto nei tempi più recenti e naturalmente non poteva mancare un’opera di Andy Warhol! 🙂
Alla fine…se la consiglierei?
SI !
Basta far un po’ di attenzione ma è davvero interessante e istruttiva! Forse c’era un po’ troppa aspettativa ma alla fine ho riscontrato soddisfazione e interesse nelle persone intorno a me. 🙂
That’s all folks!!
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