MILANO – Parte 3 – Luoghi da brivido: San Bernardino alle Ossa – La capanna della salvezza: Basilica di Sant’Ambrogio – L’Ultima cena

E dopo aver viaggiato fra i lavori di Leonardo da Vinci  (parte 1) e la maestosità del gotico Duomo di Milano (parte 2), adesso è il momento del mistero…! 

TREMATE DI PAURA!!! 


DSC_0053Mmh…no, non così! Quel cappello…è spaventoso! 😀

Mammamia che paura! 😛

Anyway….! 😉

Luoghi da brivido: San Bernardino alle Ossa

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La Chiesa è di origini medievali e sorge su un’antica area cimiteriale….e già qua…io inizierei a tremare! 😉

L’edificio non ebbe vita facile infatti fu ricostruito più volte a causa di crolli e incendi che si susseguirono nel corso dei secoli.

Evidentemente c’erano delle presenze irrequiete al suo interno! 😉

La parte più interessante dell’edificio è sicuramente la Cappella Ossario

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Notato nulla di strano?

Le pareti sono completamente ricoperte di TESCHI E OSSA!

Ogni dettaglio architettonico è ricoperto di ossa umane!

Teschi sistemati in modo da formare croci ovunque!

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Davvero impressionante…

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Non conosceremo mai i nomi di tutti coloro che qui “riposano” in bella mostra.

Per lungo tempo si credette che fossero le ossa dei martiri morti durante gli scontri contro gli eretici ai tempi di Sant’Ambrogio ma oggi questa idea è del tutto superata.

A quanto pare le macabre reliquie provengono dai morti del vicino ospedale…e non solo! Vi sono qui le storie di gente condannata a morte per decapitazione o morti di stenti nelle prigioni…e infine i nobili resti di aristocratici, priori e canonici.

Aleggia persino una leggenda….

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…si narra infatti che sulla sinistra dell’altare (in foto) sia stata sepolta una ragazzina che durante la notte dei morti si faccia largo tra le ossa per trascinare con sé i suoi simili mentre gli scheletri scendono dalle pareti per  metter su una danza macabra al centro della cappella…

Molti dicono di aver sentito fuori dalla cappella un orribile rumore di ossa in movimento! :-O

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La cappella si affaccia sull’angusto vicolo di San Bernardino, vicolo che ho usato per raggiungere proprio l’ingresso della chiesa, e che un tempo veniva chiamato Stretta dei morti a rievocare l’antico sito cimiteriale…

Il luogo è davvero molto suggestivo e inquietante senza che si conoscano tutte queste leggende e curiosità…

Ringrazio i miei accompagnatori Eleonora e Fabio, nativi lombardi, per avermi fatto conoscere questo luogo incredibile! 😉

La capanna della salvezza: Basilica di Sant’Ambrogio

Cambiamo luogo e sensazioni…

Non si può non provare un meraviglioso senso di benessere quando ci troviamo di fronte a questo gioiello così ricco di storia!

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Di origine paleocristiana fu trasformata in chiesa romanica nel 900 dopo Cristo.

L’ingresso è preceduto da un quadriportico originariamente utilizzato per far sostare la gente non ancora battezzata e che non poteva quindi accedere alla chiesa. La maggior parte delle chiese del periodo ne possedeva uno ma molti vennero abbattuti nei secoli. Una volta che i cristiani vengono battezzati alla nascita la struttura perde la sua funzione.

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La facciata “a capanna” è affiancata da due campanili.

Lo spazio è realizzato secondo l’utilizzo di una prospettiva centrica modellata a misura d’uomo e percorribile dall’uomo.

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Al di sopra delle navate laterali (che come ho già spiegato per il Duomo di Milano sono spazi longitudinali che dividono lo spazio interno della chiesa, “corridoi”) vi è una vera è propria galleria detta matroneo in origine destinata alla donne che solo da lì potevano seguire le funzioni religiose.

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Assoluto dominio della forma e soprattutto della luce che, utilizzando l’espediente fotografico del bianco e nero, possiamo ben osservare da dove proviene e come si diffonde!  😉

Tantissime sono poi le cappelle che si susseguono e si alternano per stili differenti e bellezza…

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…fino all’altare maggiore!

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Il ciborio, o baldacchino, è decorato con scene in stucco. E’ datato 972 circa. Sulla parte che da verso i fedeli vi è raffigurato Cristo in trono con i Santi Pietro e Paolo.

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Qui si trova anche una delle prime sculture narrative dell’epoca…L’ultima cena!

Ma non quella che siamo abituati a conoscere e ad identificare…e che non sono riuscita a fotografare perché è iniziata la messa ed ho subito avuto il divieto categorico di disturbare e scattare foto durante la funzione religiosa. Invano le mie suppliche “La prego! Solo l’ultima! ” —-> NO! 😦

Tuttavia la famosissima “Ultima cena” di Leonardo da Vinci non si trova qui, bensì a Santa Maria delle Grazie! 🙂

L’ultima cena

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Non molto lontana da Sant’Ambrogio la Chiesa fu costruita intorno al 1463-1482 e adeguata al gusto rinascimentale per volere di Ludovico il Moro che poi affidò a Leonardo la realizzazione del Cenacolo!

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Molto elegante e di grande impatto…!

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Adesso è giunto il suo momento!

Siete pronti? 🙂

Eccolo!

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Molti furono gli interventi di restauro a salvaguardia dell’opera che riesce meravigliosamente a sopravvivere ai secoli!

Inevitabilmente ci si ritrova a pensare alle cospirazioni e ai misteri…Si osserva Cristo poi Giovanni poi Giuda…le mani, gli oggetti, i gesti…

Mah, chissà se è tutto vero…chissà se Leonardo era davvero a conoscenza di cose che noi non sappiamo e pensiamo di conoscere solo attraverso ipotesi, best sellers editoriali e film…chissà!

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Tuttavia l’immagine di Maria Maddalena la troviamo proprio alle nostre spalle e di fronte l’Ultima Cena di Leonardo…nella Crocifissione di Monfortano.

E non è la prima volta che la Maddalena è rappresentata dolorante ai piedi della croce.

Mi salta subito alla memoria il Polittico di Pisa di Masaccio conservato a Napoli.

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foto da : ARTINVEST2000.com

Anche qui la Maddalena, di rosso vestita, si dispera sotto la croce. La sua presenza non era prevista inizialmente ma Masaccio decise di sperimentare nuove soluzioni sull’iconografia tradizionale che vedeva solo la Madonna e San Giovanni ai lati della croce.

Masaccio è sicuramente un altro dei miei artisti preferiti insieme a Leonardo.

Osservate la testa del Cristo…è incastrata nelle scapole e Cristo risulta senza collo, perché?

Prospettiva!

L’opera si trova molto in alto e con questo espediente lo spettatore avrebbe avuto l’impressione di essere proprio in presenza della crocifissione, sotto di essa.

Nella realtà, il collo, non si sarebbe visto!

Geniale no? 😉

Anche per stavolta è tutto!

Non perdetevi la quarta e ultima parte! —> Castello Sforzesco – Fantasmi al Parco Sempione – Gli Occhi vanno allo Stadio di San Siro!

All’inizio di questo articolo troverete i links per le parti precedenti! 😉

A presto!

RINGRAZIO CHI MI SCRIVE PER DIRMI CHE NON VEDE L’ORA DI LEGGERE TUTTE LE PARTI DI QUESTO VIAGGIO A MILANO E CHI MI SCRIVE RINGRAZIANDOMI DI AVERGLI APERTO GLI OCCHI SUI MILLE DETTAGLI CHE OGNI GIORNO CI RONZANO INTORNO! 😉

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2 commenti

  1. Mirella Puccio ha detto:

    Bellissimo e molto interessante anche quest’articolo, ignoravo l’esistenza della chiesa di San Bernardino alle Ossa, mi ricorda vagamente le Catacombe dei Cappuccini a Palermo 🙂 Leggerò con calma il tuo blog, amo l’arte e i viaggi. Buona giornata!

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