Di ritorno da un periodo di relax! Solo mare, sole e tanto buon cibo made in Sicily! 🙂
Come avevo già anticipato sulla pagina facebook, dividerò le mie vacanze siciliane in due articoli.
Nella PRIMA PARTE, che è questa, vedremo fuochi e “arrostute”, splendidi paesaggi creati dal miracolo di una vergine e alcuni luoghi da vip !
Nella SECONDA PARTE invece conosceremo un gigante di fuoco circondato dal mare, un paesaggio strepitoso minacciato dalla tecnologia e dalla brama di potere…infine visiteremo una città ricca di arte e storia!
Bene, iniziamo! 🙂
Innanzitutto perché “le Terre di Eolo”?
Eolo era il dio del vento ed era il custode delle anfore dei venti per volere di Zeus.
Lui viveva proprio qui, fra queste terre del Mar Tirreno, in quelle che chiamò Isole Eolie…era una zona molto ventosa e vi assicuro che lo è anche adesso! 🙂
Tutta la zona costiera della Sicilia che abbraccia le Eolie sono scosse da forti venti…e piccole trombe d’aria nel mare non sono infrequenti! 🙂
Per questo conosceremo le Terre di Eolo…quindi non solo due isole delle Eolie…ma anche le coste limitrofe (vicine, per intenderci 😉 )
La mia base si trovava a Patti, un paesino in provincia di Messina, di fronte le Isole Eolie!
Un posto davvero molto tranquillo e circondato da un mare limpido e splendente!
Ero già stata qui questa primavera per scoprire, insieme a voi, il sito archeologico Villa Romana minacciato dai piloni dell’autostrada e dall’incuria —> CLICCA QUI PER RILEGGERLO.
Per raggiungere il paesino decidiamo di percorrere la statale per poter godere così del panorama, costeggiando paesini come Capo d’Orlando, Gioiosa Marea, San Giorgio.
Tutto il litorale è davvero splendido, arricchito da spiagge e calette rocciose dove è possibile scorgere il fondale anche a profondità elevate e poi è una zona costiera molto viva!
Siamo partiti il 14 Agosto, dunque era la vigilia di Ferragosto e lo avremmo passato proprio lì, a Patti, sulla spiaggia!! 🙂
E’ tradizione accendere un falò e buttarsi in acqua a mezzanotte…ma perché questa usanza?
Si festeggia soprattutto nei Paesi latini e non immaginerete mai l’antichissima origine di questa celebrazione!
La parola Ferragosto deriva, infatti, da feriae Augŭsti, il riposo dell’Imperatore Augusto che celebrava la fine dei lavori agricoli.
Il significato di questa celebrazione viene poi rielaborato dai cristiani che celebrano l’Assunzione della Vergine, attribuendo così un significato di morte e rinascita.
Accendere il falò simboleggia dunque la luce e il bagno di mezzanotte simboleggia la purificazione e la rinascita!
Affascinante!! 🙂
Si potrebbe dedicare un po’ di attenzione alle sue origini invece di pensare solo ad arrostire salsiccia e dormire in tenda! 😉
La tradizione del falò piace a molti e si cerca sempre di reperire quanta più legna possibile per questa magica notte!
In molte spiagge italiane è ormai vietato accendere fuochi perché molto spesso, chi si cimenta nel realizzare il falò, non segue le giuste regole di sicurezza dettate dal buon senso e può rendere il tutto particolarmente pericoloso.
Anche se il fuoco si spegne, le ceneri continuano a bruciare per molto tempo e non basta quindi coprire solo con la sabbia o qualche sfortunato bagnante potrebbe trovarsi con un piede cotto il giorno seguente!
Quindi occorre sempre buttare dell’acqua o del ghiaccio e solo dopo coprire con la sabbia. Tutto deve rimanere freddo al tatto per evitare spiacevoli incidenti.
🙂
La nostra spiaggetta era praticamente deserta…e il fascino del fuoco nella notte che brilla sul mare è uno spettacolo incredibilmente magico.
Al risveglio la giornata minaccia pioggia ma dalla spiaggia si scorge, in lontananza, un lucente promontorio abbracciato dal cielo dove troneggia un santuario che non vedo l’ora di andare a visitare…
…il Santuario della Madonna di Tindari!
Il tempo è rimasto invariato, niente pioggia ma solo tante nuvolette.
Una signora mi racconta della devozione per la Madonna Nera che coinvolge tutta la zona, del cammino che spesso i devoti fanno a piedi da Patti o addirittura da Brolo, impiegando anche 5-6 ore!
Sull’origine del culto non si hanno notizie storiche accertate.
Secondo la tradizione, una nave proveniente dall’Oriente portava con sé un’ immagine della Madonna.
Mentre la nave attraversava le acque del Mar Tirreno, un’improvvisa tempesta costrinse i marinai a rifugiarsi nella baia di Tindari, oggi detta di Marinello.
Una volta scampata la tempesta, la nave era come paralizzata e nonostante il vento, non si muoveva.
I marinai cercarono, allora, di alleggerire il carico della stiva e scaricarono una cassa contenente l’immagine sacra della Vergine.
La nave riprese la sua rotta.
Secondo la tradizione siamo verso la fine del secolo VIII o nei primi decenni del secolo IX.
L’immagine, ritrovata poi dai pescatori di Tindari, rappresenta la Madonna con Bambino…entrambi con la pelle nera!
L’attuale santuario risale al 1900 ma vi è una preesistenza del 1500.
Da qui la vista è mozzafiato….!
Si intravede la vegetazione delle tre isole più vicine, Vulcano, Lipari e Salina!
Si vede persino Patti! 😀
E la lingua di sabbia qui sopra?
E’ legata ad una leggenda che narra la storia di una bambina miracolosamente salvata da una rovinosa caduta giù dal promontorio!
La madre si era recata al santuario per ringraziare la Vergine che, intercedendo per lei, aveva guarito la figlia da una malattia.
Una volta giunta lì però, osservando il bruno incarnato della Madonna esclama delusa:
“Sono partita da lontano per vedere una più brutta di me”
Nel frattempo la bambina, giocando fra la vegetazione, scivola e precipita dal promontorio.
La donna terrorizzata subito prega la Madonna bruna di Tindari chiedendole di salvare la bambina ancora una volta.
Sul mare si crea all’improvviso una lunga lingua di sabbia e la bambina viene ritrovata viva adagiata sul letto miracoloso.
La donna commossa chiede perdono per aver dubitato:
“Veramente voi siete la gran Vergine Miracolosa!”
La lingua di sabbia dall’alto sembra piccola invece è davvero molto lunga e formata da tre principali laghetti.
Basta osservare come le persone appaiano come tante piccole formichine viste dal promontorio, per capire la grandezza della spiaggia.
La zona è protetta ed è raggiungibile solo con l’ausilio di barchette turistiche autorizzate!
Tuttavia…ho voluto avvicinarmi via mare, per quanto possibile ! 😉
L’acqua è cristallina e si intravede la sottile silhouette della lingua sabbiosa…
Non possiamo avvicinarci alla spiaggia e sostare a lungo ma un tuffo non ce lo vieta nessuno! 😉
Cala la notte sulla mistica Tindari…
Il Santuario si illumina! Quasi come un faro…una luce di speranza che ci guida anche nella notte e non ci abbandona mai!
Osserviamo le Isole Eolie…la nostra prossima meta! 😉
L’arcipelago delle Eolie è di origine vulcanica e la loro linfa è alimentata dal mare e da due vulcani…Vulcano e Stromboli...
Vulcano è ricca di insenature e la sua aria è pregna di zolfo…non è così insopportabile l’odore come spesso viene riportato dalle guide o dalle riviste.
Ci sono zone dell’isola che non puzzano per nulla…però sotto di noi si avverte la forza pulsante del fuoco…
Fra queste rocce vi hanno girato film e pubblicità…come quelle dei profumi di Dolce&Gabbana dedicati alle Isole Eolie.
Proprio questa credo sia stata girata a Lipari, ma rende l’idea dell’unicità e sensualità di quei luoghi! 😛
Vulcano non possiede monumenti storici ma è un ottimo luogo di relax e pace.
Spiagge di sabbia nera e fango…fanno bene alla pelle, io non ho provato, c’era troppa gente!
Da questa angolazione si intravedono Lipari e Salina…che purtroppo non fanno parte del nostro tour…
Non le ho mai visitate, ma un giorno…chissà! 😉
Sembra quasi che tu le possa toccare! 🙂
La zona turistica di Vulcano è quella di Porto di Levante, ricca di negozi e ristoranti….
Ora che ci penso, è ora di pranzo!
Cerchiamo un posticino dove mangiare bene…
Mi hanno consigliato questo ristorantino…
La Forgia Maurizio...specialità siciliane e isolane…stile e semplicità…PERFETTO!
Il proprietario è di una gentilezza estrema!
Ci presenta tutte le sue specialità e ci racconta di aver vissuto 20 anni a Goa in India!
Beh non a caso tutto il cibo che prepara ha un tocco orientale e particolarissimo…
…a cominciare dal pane!
E poi pasta con pesce fresco appena pescato e un trancio di pesce spada con una salsina al limone leggera e gustosa!
Tutto eccezionale…è raro mangiare davvero bene nei luoghi di turismo…ma qui tutto è preparato con cura e passione.
Bene…soddisfatti e felici giriamo fra i negozi di souvenirs…SHOPPING! 😀
Non può mancare mai! 😉Sono al settimo cielo! E’ stata una giornata bellissima ma il sole viene a ricordarci che è il momento di tornare a casa…con un tramonto mozzafiato!
Al ritorno c’è sempre lei ad attenderci…la Madonna di Tindari…che dall’alto ci osserva e protegge durante la navigazione!
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Bene , finisce qui la prima parte…spero vi sia piaciuta…
prestissimo pubblicherò la seconda quindi seguitemi! 😉
Bye!