“Non invidio a Dio il Paradiso…” – PARTE 2, – Le Terre di Eolo, rabbia, minacce e tesori.

Bene, eccoci per la seconda parte del nostro viaggio nelle terre di Eolo, dio del vento!

QUI trovate la prima parte, con fuochi, miracoli e luoghi da vip!

In questa SECONDA PARTE  conosceremo un gigante di fuoco circondato dal mare, un paesaggio strepitoso minacciato dalla tecnologia e dalla brama di potere…infine visiteremo una città ricca di arte e storia! 😀 

Buongiorno mondo! 🙂

Partiamo alla volta di Stromboli!!

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Dalla Sicilia è l’isola più lontana da raggiungere, per questo molti pensano che in realtà appartenga alle coste napoletane.

Da Patti ci abbiamo messo quasi un’ora e mezza (non chiedetemi a che velocità/nodi perché di barche non ne capisco nulla) 😛

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La sua sagoma fumante diventa sempre più grande e vicina, emergendo dalla foschia bianca e azzurra.

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Si staglia come un possente gigante di fuoco!

Ha proprio la forma tipica di un vulcano, così come lo immaginiamo da bambini!

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E in effetti Stromboli altro non è che il “cucuzzolo” di un enorme vulcano sottomarino che si sviluppa per quasi 1.476 metri sotto il livello del mare!

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Tempo fa, facendo zapping su SKY, trovai un vecchio film di Roberto Rossellini con Ingrid Bergman, girato proprio a Stromboli, Stromboli terra di Dio…

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Non sono molto amante dei film degli anni ’50 ma rimasi subito affascinata dalle selvagge e pericolose terre di quell’isola…costantemente minacciata dalle eruzioni e dalle sue conseguenze sui piccoli centri abitati!

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Una delle scene che più mi colpirono fu quando la protagonista, guardando dalla barca l’isola per la prima volta, esclama sorpresa:

“C’è sempre fuoco?”

e il marito le risponde: “Si, sempre! Guarda! Guarda le pietre che rotolano dal cratere fino a mare!”

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…le stavo osservando anche io!

E potevo anche intravedere una piccola scia rossa incandescente scendere veloce fino a fare increspare e ribollire l’acqua nera del mare tutt’attorno!

Mi sentivo così piccola e indifesa…mentre il tonfo delle pietre nel mare faceva agitare la piccola imbarcazione che ci ospitata!

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Una volta raggiunta la terra ferma (che poi, proprio ferma, non è!) mi sorpresi nel riconoscere tutti i luoghi del film!

Era incredibile…la sensazione di familiarità e meraviglia che provai furono indescrivibili!

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Un luogo che ha incantato anche i due famosissimi stilisti Dolce&Gabbana che di recente hanno scelto quest’isola come luogo per lo spot dedicato alla nuova fragranza per uomo Intenso, con la regia di Paolo Sorrentino e la presenza dell’attore irlandese Colin Farrell e dell’attrice britannica Vanessa Redgrave (favolosa in Letters to Juliet ma non solo!).

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Lo spot è davvero incantevole ed è accompagnato dalla voce di Ornella Vanoni in L’appuntamento.

Incantati dal mare, saliamo verso la piazza principale della città…

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…la presenza potente, minacciosa ma comunque amica del cratere attivo, ci segue sempre…circondato dalla sua consueta foschia mista a fumo…

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….fino al punto più alto…dove il nostro sguardo viene catturato da una piccola roccia e un faro…

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Quella pietra nel mare è Strombolicchio ed era un vulcano proprio come Stromboli…adesso è utilizzato come luogo d’osservazione ed è sede del faro dell’isola.

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Un panorama da cartolina che non deve comunque trarre in inganno…la vita qui non è semplice, a detta dei suoi abitanti!

Tutte le provviste e l’acqua arrivano via mare e basta una mareggiata per interrompere, per giorni, tutti i collegamenti con la terra ferma.

Mareggiate che non sono infrequenti dato che la zona è molto ventosa!  Ecco qui in basso una stampa dell’800 che immortala delle spaventose trombe d’aria proprio di fronte all’isola di Stromboli!

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L’isola non è attraversata da strade e spesso manca la corrente.

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Nonostante ciò il mio cuore era ormai in trappola…i suoi ritmi tranquilli e il romanticismo del mare che ribolle al calore delle fiamme…

Non volevo più andare via…ma il vento era cambiato, il mare si stava ingrossando e dovevamo tornare prima che le condizioni peggiorassero…

E’ stato un amore fugace che mi ha lasciato dentro sensazioni uniche…tornerò da te…

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Patti, la mia base di partenza, è circondata da tanti paesini…ma ce n’è uno che mi intriga più di tutti…
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Sembra anche questo un isolotto…in realtà è un lembo di terra che si sviluppa da Milazzo…

Per farvi vedere e capire meglio, vi posto una foto dall’alto, non mia ma presa da internet.

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Capo Milazzo, così è chiamata questa piccola penisola circondata da insenature e coste frastagliate.

Milazzo è il luogo più comune dove prendere i traghetti per raggiungere le isole Eolie.

Tutta la sua storia e la sua bellezza si trovano proprio in questo piccolo braccio di roccia e verde.

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Rimanere indifferenti davanti a tutto ciò è impossibile…non si riesce quasi a staccare via gli occhi da tanta bellezza…

Persino i turisti sembrano apprezzare e si lasciano immortalare mentre esprimono tutta la loro gioia e sorpresa!

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Sotto di noi il mare cristallino…

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…davanti, invece, la stradina che ci condurrà verso la punta della penisola, attraverso ulivi e scogliere!

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Da lontano riusciamo a scorgere il castello (foto in basso) , eretto da Federico II nel 1239…

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…impossibile non notare la sua imponenza!

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Dicono sia circondato da splendidi giardini!

Bene, lo raggiungeremo dopo! 😉

Intanto la punta più estrema è sempre più vicina…ed io arranco fra i sassi e l’erba alta…non credevo che questa parte di Milazzo fosse così selvaggia, credevo di dover passeggiare fra le stradine di un borgo medievale, così avevo messo un paio di infradito gioiello molto basse 😀

Non fate come me! 😉

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Eccoci…vedo solo mare e le isole in lontananza… tutto intorno a me sparisce…trovo la pace nonostante il caldo…

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Profumo di erba al sole e di sale…trovo una parte di roccia riparata dal sole caldo e mi immagino seduta lì a leggere un libro mentre le onde si infrangono sotto di me…

Al ritorno, ci invitano a visitare il Santuario di Sant’ Antonio da Padova, realizzato fra le grotte nel 1200 e abbellita poi nel 1600.

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Dobbiamo percorrere una comoda discesa riparata qua e là dal sole dagli alberi e dalle insenature…e poi arriviamo al santuario…a strapiombo sul mare…

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Davvero di grande effetto!

La chiesetta è abbellita da splendidi altari e decorazioni in marmi mischi tipici dell’arte del 1600…ma stavano celebrando la messa e non mi sembrava giusto disturbare, visto le sue piccole dimensioni, chiunque mi avrebbe notata…quindi ho fatto solo uno scatto dall’esterno! 🙂

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Riguardando le foto sento ancora quella piacevole sensazione di benessere che ho provato all’interno della grotta… 🙂

Raggiungiamo il castello prima che il sole tramonti! 😉

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E’ davvero circondato da splendidi giardini…! 🙂

E offre vedute da sogno sulla baia!!

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ma…cos’è quella???

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Ah…già…indovinate un po’??

UNA RAFFINERIA…in un centro abitato!!

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Proprio al centro di TANTI centri abitati!!

La gente si ammala gravemente e muore…ma la fiammella è sempre lì…continua il suo lavoro…

Certo, grazie a questo stabilimento, molte persone hanno trovato lavoro, come ci raccontano…ma a che prezzo?

Anche gli operai rischiano la vita ogni giorno lì dentro…

E’ un pugno nell’occhio…e nel cuore…ma questo è il progresso…

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Un altro splendido tramonto…domani ultima tappa…

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Messina ha più la conformazione di una grande città!

Dopo giorni di cittadelle di mare e paesini, vederla quasi mi conforta…infondo sono una ragazza di città! 😛

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Vengo subito rapita dal lucente candore del Duomo edificato in epoca normanna nel 1100.

Fu tuttavia ricostruito più volte a causa di incendi, terremoti e i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale!

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Il campanile, invece, risale al 1700 ed è alto 60 metri.

Custodisce un orologio astronomico, realizzato a Strasburgo e inaugurato nel 1933, considerato il più grande del mondo!

A mezzogiorno, ogni giorno, si mette in moto e rappresenta i momenti storici, civili e religiosi, più significativi per la città di Messina!

Da brividi!!! Vedere tutte quelle parti dorate mettersi in moto…ascoltare il ruggito del leone o il canto del gallo…è assolutamente da brividi!!! 😀

Per non parlare di quando parte l’Ave Maria di Schubert sul finale!

La piazza diventa improvvisamente silenziosa e l’emozione è palpabile ovunque!

Ho postato un video preso da YouTube con tutte le fasi dell’orologio in funzione! 🙂

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Messina è una continua sorpresa!

Anche se per molti turisti è considerata solo una città di passaggio, per prendere il traghetto, è una città ricca di fascino!

In genere quando si parla di Messina subito si pensa al suo stretto che collega all’Italia…e a quel ponte maledetto, mai costruito !  😀

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Effettivamente, la distanza che separa la Sicilia dalla Grande Penisola è davvero breve!

Quella lì di fronte, oltre la Madonnina, è la Calabria!

Ma questo ponte…si fa o non si fa??

Checco Zalone a parte… 😉

Molti studiosi ritengono che le forti correnti che attraversano lo stretto, e che nel 1908 fecero sprofondare il litorale di mezzo metro sotto il mare, provocando la morte di migliaia di persone, potrebbero costituire un pericolo per la costruzione del ponte…

Altri sostengono che in realtà ci sia molto giro di denaro dietro, mosso da mano mafiosa…

La verità è solo una…siamo nel 2015, quasi 2016, in tutto il mondo ci sono ponti megagalattici, lunghi chilometri e costruiti in zone per nulla esenti dai rischi della natura…e noi???

Ah già…noi siamo la terra abbandonata…la terra che riceve gli scarti dell’Europa…a partire dai treni!

Da Roma in su sono velocissimi e di ultima generazione mentre i nostri a poco vanno ancora a carbone!!

Beh…meglio non pensarci….ma non dirò “LA COLPA E’ NOSTRA” perché è quello che tutto il mondo ci vuole far credere!!!

Ci hanno reso un popolo che si accontenta e si auto incolpa per tutto!!! Ci hanno fatto diventare così!!

Direi che è ora di dire BASTA e magari, di iniziare a pretendere le cose giuste, non le cose che fanno comodo al singolo individuo !!!

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Scusate lo sfogo…ma dopo che immortali e racconti tanta meraviglia non è facile tornare alle difficoltà di ogni giorno…in questa terra benedetta dagli angeli e dalla natura ma maledetta dall’uomo!

Anche per questa volta è tutto! 🙂

Alla prossima!

bye!