In questa prima parte vi racconterò e vi mostrerò:
- Castelvecchio e il Museo di Carlo Scarpa!
- Giardino Giusti de Medici e il “Grand Tour”
- Alla ricerca di Romeo e Giulietta!
Come al solito dividerò il mio soggiorno a Verona in più articoli, così da riuscire a descrivere al meglio tutte le cose meravigliose che questa incredibile città conserva.
Nella seconda parte scopriremo:
- la Chiesa di Sant’Anastasia e i suoi sgargianti colori
- la Chiesa di San Fermo e il suo incredibile tetto ligneo
- la Casa di Giulietta e il suo famosissimo balcone
- L’Arena di Verona e l’irripetibile ultimo concerto dei Black Sabbath! 😉
Infine nella terza parte:
- il Duomo di Verona e le sue storiche stratificazioni
- la Chiesa di San Zeno e i suoi ex voto
- la Tomba di Giulietta e il Museo Giovanni Battista Cavalcaselle! 😀
Verona è una città incredibilmente ricca di di storia nascosta in ogni angolo.
Siamo arrivati molto presto con il primo aereo e la nostra prima tappa è stata Castelvecchio!
Venne edificato tra il 1354 e il 1356 dal condottiero Cangrande II della Scala, non per difendere la città ma per difendere sé stesso “dalla città”! 😛
Il nostro condottiero amava circondarsi di splendide donne e preferiva elargire ricchezze ai suoi suoi figli illegittimi piuttosto che occuparsi dei bisogni della città!
Temendo una rivolta si preoccupò di risistemare il vecchio forte.
Entriamo! 🙂
Il castello venne eretto su un fortilizio di epoca romana e sulla preesistente Chiesa di San Martino in Aquaro.
E’ ornato da sette torri e un ponte, il Ponte Scalingero, che attraversa l’Adige e lo collega alla riva più a Nord.
Durante la Seconda Guerra Mondiale il castello e il suo ponte furono sventrati dai bombardamenti dei tedeschi…
Il ripristino storico è stato compiuto dall’architetto Carlo Scarpa che ha realizzato al suo interno il Museo!
Carlo Scarpa è uno degli architetti contemporanei più illuminati ed eclettici in ambito di valorizzazione delle opere d’arte!
Non concepisce il museo come “cimitero” ma come luogo dove ogni opera acquista una nuova forma e realtà pur mantenendo la sua storia!
Amante della luce…le sue opere stanno lì, ti osservano e ti aspettano…tu le vivi..ogni angolazione è tua e puoi catturare, ad ogni sguardo, sempre qualcosa di nuovo!
A Palermo abbiamo la fortuna di possedere il Museo di Palazzo Abatellis proprio grazie al lavoro di ripristino dai bombardamenti eseguito da Carlo Scarpa!
Il museo, della mia città, che più amo! ❤
I confronti nascono spontanei…confronti che non riguardano solo il punto di vista artistico o strutturale. Sono due complessi molto diversi e con storie molto diverse. La sistemazione delle opere rispecchiano perfettamente lo stile dell’architetto e girando per le sale mi sento quasi “a casa”. 🙂
Lasciamo la sala al piano terra per dirigerci al primo piano…intanto altri scorci del castello pretendono di essere ammirati…
Veniamo accolti da un personale estremamente gentile ed educato. Divisa perfetta e sorriso smagliante (nonostante fossero le 9:00 del mattino di Domenica!).
Erano tantissimi e tutti pronti a indicarti il percorso migliore per poter godere al meglio di ogni singolo tesoro lì conservato!
Vi sono tantissime opere meravigliose…non so su cosa posare prima i miei occhi…tutto intorno a me è silenzio…
Poso gli occhi su di lei…è ipnotica…saranno state le luminescenze, saranno stati i colori ma rimaniamo soli…io e lei…non mi importava più d’altro…
L’opera è di Michele Pannonio, pittore del XV secolo nato in Ungheria ma considerato uno degli esponenti della scuola rinascimentale italiana. Pare sia stato assistente di Gentile da Fabriano.
C’è sempre qualcosa di molto intimo e personale che ci avvicina o meno ad un’opera d’arte…
Attraversiamo una piccola sala che ospita monili, gioielli e spade, tra le quali proprio quella appartenente a Cangrande II e…
…saliamo ancora…siamo sui camminamenti di ronda circondati da una vista della città assolutamente mozzafiato!
Il percorso venne aperto al pubblico nel 2007 e permette di raggiungere la Torre dell’Orologio!
Da qui si accede poi a un giardino…segreto, sospeso sui tetti!
Ecco qui il nostro condottiero! Pronto a difendere, ehm, a difendersi dalla città! 😉
La statua era stata scolpita per essere posta in cima alla sua tomba. L’opera ha perso la sua decorazione originale e molti elementi vennero aggiunti e modificati nell’ 800 come l’elmo calato sulle spalle.
Salendo infine all’ultimo piano incontriamo opere del Quattrocento di scuola veneta fino a buona parte nel ‘700…. e lì vengo rapita dalle opere pittore più inaspettate e incredibili.
Come quest’opera di Bernardo Strozzi “Cacciata dal paradiso terrestre” ricca di esuberanza cromatica dove dallo sfondo cupo emergono corpi in movimento come colpi di luce! Splendido è infine il panneggio dell’angelo con elementi cangianti in viola e oro!
❤
Bene! La giornata è ancora tutto nostra e abbiamo tantissime cose ancora da vedere!
Non vorrei annoiare troppo la mia metà portandolo a vedere altri musei o chiese (anche se sono incluse nel mio tour mentale! 😛 ) e quindi ci spostiamo verso un itinerario più light!
Andiamo ad ammirare un po’ di natura e a respirare un po’ d’aria ottocentesca! 😉
Il Giardino Giusti de Medici ! 😀
In questo verdeggiante parco si uniscono natura, arte e storia e nonostante la sua struttura moderna, esso ha in realtà origini medievali! 😉
L’aria dove sorge fu acquistata nel 1406 da Provolo Giusti e per due secoli fu adibita a giardino d’uso domestico dove far bollire i calderoni per trattare la lana e i tessuti.
Venne poi trasformato in luogo di rappresentanza da Agostino Giusti e riempito di alberi, grotte e fontane secondo la moda del tempo.
Nel XVIII secolo si diffonde in Europa il fenomeno del Grand Tour , ovvero i viaggi di un’élite colta europea che lasciava per un periodo più o meno lungo i propri possedimenti per scoprire il mondo intorno a sé e imparare così “a vivere”. Una sorta di viaggi d’istruzione per giovani ricchi e appassionati di arte, musica e cultura.
Il giardino è realizzato su più livelli. Nella parte in pianura vi sono labirinti, statue mitologiche, fontane…
Seguendo il viale di cipressi si arriva alle grotte e si sale verso la parte superiore del giardino….circondati da boschi e sentieri…tutto è magico!
Una piccola torretta…una scala segreta….saliamo verso il mascherone che ci ha accolti fin da subito nel “suo” giardino…
Siamo sempre più in alto…riesco ad ammirare sempre più la conformità di quel parco estraniato dal tempo…
…ma nulla avrebbe potuto prepararmi a ciò che mi attendeva in cima…qualcosa che ti lascia assolutamente senza fiato!
Una straordinaria vista sulla città che…rivedendo le foto, mi rendo conto, non sono riuscita a catturare a pieno! 😦
Al di là della bravura di un fotografo ( ed io non lo sono!) penso che la bellezza del mondo non sia perfettamente percepibile fino in fondo se non solo con i nostri occhi…forse perché non siamo solo occhi e quindi un freddo obiettivo fotografico…ma cuore, mente e anima…
Lasciamo questo piccolo paradiso ottocentesco e andiamo ora alla ricerca di Giulietta! 😉
Per chi non lo sapesse, Verona è stata la città che ha fatto da scenario alla love story più famosa di tutti i tempi!
Romeo&Giulietta di William Shakespeare !
Ci incamminiamo per la città alla ricerca della Casa di Giulietta…
Attraversiamo Piazza delle Erbe…la più antica di Verona dove sorgono moltissimi monumenti e palazzi importanti…
Attraversiamo vicoli e stradine…
Ci siamo quasi…la casa dei Capuleti! 🙂
Un ingresso insolito…una leggenda che pulsa di verità…
<< Non c’è mondo per me aldilà delle mura di Verona: c’è solo purgatorio, c’è tortura, lo stesso inferno; bandito da qui, è come fossi bandito dal mondo, e l’esilio del mondo vuol dir morte.>>
W. Shakespeare, Romeo&Giulietta, atto III, scena III
Questa prima parte si conclude qui! 😉
Scopriremo la Casa di Giulietta nella parte II!
Stay tuned! 😉
Bye bye! ❤
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