Palermo festeggia la sua nomina ufficiale a Capitale italiana della Cultura 2018!
Fra i tantissimi eventi previsti durante l’anno, Sabato 10 Marzo, dalle 19 a mezzanotte, Il Palazzo Reale di Palermo (noto come Palazzo dei Normanni), ha aperto le sue sale, il giardino e la Cappella Palatina a una folla di oltre 20.000 persone!
L’evento ASTROMUNDI (ovvero astronomia/stella e Stupor Mundi, espressione latina attribuita a Federico II), organizzato dalla Fondazione Federico II con la collaborazione dell’ INAF – Osservatorio Astronomico di Palermo, ha registrato un successo incredibile facendo slittare la chiusura dei cancelli, prevista alle 23, a oltre la mezzanotte!
Tutto è cominciato all’esterno del Palazzo con un video mapping sulla facciata con immagini dedicate a Federico II, alla Cappella Palatina e ai mosaici aurei della Sala di Ruggero II.
Il percorso organizzato è stato strutturato come un viaggio nel tempo!
Prima tappa: LA CAPPELLA PALATINA
Dopo una fila di circa cinque minuti, riusciamo ad entrare e il bagliore ci sorprende!
La Cappella Palatina è uno dei massimi capolavori dell’arte bizantina siciliana e fonde componenti locali con influenze straniere, realizzando forme nuove e originali.
Re Ruggero II vi accedeva attraverso passaggi interni, mentre i fedeli utilizzavano una scala esterna che dava sul cortile.
Il pensiero del re era che ogni cosa, all’interno della cappella, decorativa o architettonica, dovesse contenere sempre elementi diversi, così che il visitatore potesse essere stimolato sempre di più dal bagliore della luce dorata intrecciata agli elementi architettonici.
Come uno splendido arazzo, il manto d’oro ricopre tutte le pareti! E poi lo sguardo va sempre più in alto fino ad ammirare il soffitto!
Sontuoso con il suo splendido motivo a muqarnas di tradizione islamica.
La presenza di un trono, posto di fronte all’altare, fa pensare che questo non fosse solo un luogo destinato ai riti religiosi ma anche a cerimonie laiche. E questo spiegherebbe anche la presenza del Cristo in trono posto in questa parte della cappella…
…in corrispondenza del Cristo Pantocrator posto sopra l’altare.
Si prosegue fuori dalla cappella dove un gruppo di studenti del Corso di conservazione e restauro dei Beni Culturali dell’Università di Palermo, mostrano ai visitatori come lavorare i materiali utilizzati per la realizzazione dei mosaici e dei pavimenti.
Il tour ci conduce poi al piano superiore con la scoperta degli Appartamenti Reali, della Sala d’Ercole e delle sale “da ballo”.
La Sala d’Ercole viene utilizzata, dal 1947, per le sedute dell’ Assemblea Regionale Siciliana, il primo Parlamento italiano fra i più antichi d’Europa!
Viene chiamata così per le pitture che raffigurano le 12 fatiche di Ercole del 1799 dell’artista Giuseppe Velasco.
Si passa poi per altre piccole sale come la Sala Pompeiana…
…voluta da Leopoldo di Borbone 1830 al 1835 e decorata da Giuseppe Patania, secondo i gusti dello stile neoclassico che prende spunto dalle scoperte archeologiche di Ercolano e Pompei.
La Sala Cinese, realizzata dai fratelli Salvatore e Giovanni Patricolo, la quale evoca una moda che affascina le corti europee tra il XVIII e il XIX secolo e che ritroviamo nel Parco della Favorita con la Casina Cinese (VEDI QUI) ma anche in giro per l’Europa, come il Padiglione cinese a Stoccolma (VEDI QUI).
La suggestiva Sala dei Venti, ubicata all’interno di una delle torri medievali del palazzo, coperta da un magnifico soffitto ligneo del ‘700 al cui centro brilla la rosa dei venti…
…e che fa da anticamera all’aurea Sala di Ruggero II, con le stupende decorazioni a mosaico volute dal figlio Guglielmo I.
I mosaici, a differenza di quelli della Cappella Palatina, hanno matrice profana e rappresentano scene di caccia, allegorie e motivi decorativi multicolore.
Da qui si giunge alle magnifiche sale “da ballo”: Sala Rossa e Sala Gialla, alla scoperta delle attività proposte dall’ Osservatorio Astronomico di Palermo e dal Parco Astronomico di Isnello Gal Hassin.
In Sala Rossa, con il supporto degli astronomi, i visitatori hanno toccato dei veri meteoriti e grazie all’utilizzo di un modellino in scala del Tubo in Alto Vuoto del Laboratorio Xact, hanno scoperto come la ricerca astronomica e spaziale a Palermo sia attiva e all’avanguardia.
In Sala Gialla, l’astronomo Angelo Adamo, ha incantato il pubblico con una magica esibizione musicale…solo lui e la sua armonica!
Il tour è ormai quasi concluso, manca solo da visitare i Giardini Reali dove gli astronomi hanno messo a disposizione del pubblico due telescopi per potere effettuare delle osservazioni del cielo.
Grazie a Mario Guarcello, i visitatori hanno ammirato gli ammassi stellari più brillanti!
Che emozione!
Non ci resta che fare un ultimo giro per il giardino “nascosto”.
Il Giardino Reale, si trova all’interno di uno dei bastioni delle mura di cinta del palazzo. Molte persone non sono a conoscenza di questo piccolo polmone verde, ricco di piante e alberi di varia origine.
E’ incredibile la vista sulla cinquecentesca Porta Nuova, illuminata e maestosa!
A questo punto il tour è davvero finito… la gente aumenta, così come aumenta la soddisfazione nei loro occhi! ❤
Dalle 19 all’una di notte non abbiamo avuto un attimo di tregua…avrei dovuto sentirmi distrutta ma la verità è che ero troppo felice! 🙂
La nostra città è così bella… ricca e magica! Sono eventi che la rendono di nuovo una grande Capitale!
Tantissimi altri monumenti sono stati aperti durante la Notte Bianca dell’Unesco, come La Zisa (VEDI QUI) che ha riscosso un grandissimo successo !
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Quest’anno ne vedremo delle belle! ❤
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